I nuovi banchieri
foto di Julien MagnatIl Governatore della Banca d’Italia Draghi ha chiesto alle banche di ridurre i costi dei servizi. E allinearli all’Europa. Profumo ha risposto.Non avrebbe dovuto. Da quando convive con il pregiudicato Geronzi non è più lui. Ogni mattina chiede al suo specchio privato: “Chi è il banchiere più bello del reame?” E lo specchio gli risponde sempre: “Passera di Banca Intesa”. E’ distrutto, è un uomo ferito negli affetti bancari. Ma, non per questo, deve mettere in piazza il pensiero delle banche usuraie.I prezzi dei mutui, ha spiegato, in Italia sono più alti rispetto alla media europea perchè ci sono “condizioni diverse”. “In Italia ci vogliono sette anni per prendere la casa a chi non paga il mutuo, in Germania 12 mesi”.Un ragionamento cartesiano, il rischio di impresa è a carico dei clienti, di tutti: di quelli che pagano il mutuo e di quelli che non lo pagano.Ogni cittadino dovrebbe, allora, poter invocare le “condizioni diverse” in caso di difficoltà. E agire di conseguenza. Ad esempio non pagare le tasse perchè lo Stato non dà servizi adeguati. Non pagare le autostrade perchè il tempo di percorrenza con i lavori in corso raddoppia. Non pagare l’Ici perchè lo Stato non rimborsa i crediti di imposta. Non pagare l’assicurazione perchè è troppo cara. Non pagare il caffé sopra i 50 centesimi.L'italiano di fronte a “condizioni diverse” potrebbe inoltre aumentare in modo unilaterale i prezzi di quello che vende, incluso il suo lavoro. Copiare le banche insomma.Il costo del denaro è alle stelle, chi ha un mutuo a tasso variabile e non ce la fa più ha due scelte: o si fa “prendere” la casa dalle banche o finisce in mano agli usurai. Decine di migliaia di famiglie stanno perdendo la casa, forse dopo sette anni, come dice Profumo. Ma chi ha consigliato alle famiglie il mutuo a tasso variabile? Forse le banche? E chi ci guadagna alla fine, come sempre, dalle “condizioni diverse”? Per saperlo leggete la trimestrale di Unicredit : tremiliardicentonovantunomilioni di euro di risultato di gestione nei primi tre mesi del 2007.
foto di Julien MagnatIl Governatore della Banca d’Italia Draghi ha chiesto alle banche di ridurre i costi dei servizi. E allinearli all’Europa. Profumo ha risposto.Non avrebbe dovuto. Da quando convive con il pregiudicato Geronzi non è più lui. Ogni mattina chiede al suo specchio privato: “Chi è il banchiere più bello del reame?” E lo specchio gli risponde sempre: “Passera di Banca Intesa”. E’ distrutto, è un uomo ferito negli affetti bancari. Ma, non per questo, deve mettere in piazza il pensiero delle banche usuraie.I prezzi dei mutui, ha spiegato, in Italia sono più alti rispetto alla media europea perchè ci sono “condizioni diverse”. “In Italia ci vogliono sette anni per prendere la casa a chi non paga il mutuo, in Germania 12 mesi”.Un ragionamento cartesiano, il rischio di impresa è a carico dei clienti, di tutti: di quelli che pagano il mutuo e di quelli che non lo pagano.Ogni cittadino dovrebbe, allora, poter invocare le “condizioni diverse” in caso di difficoltà. E agire di conseguenza. Ad esempio non pagare le tasse perchè lo Stato non dà servizi adeguati. Non pagare le autostrade perchè il tempo di percorrenza con i lavori in corso raddoppia. Non pagare l’Ici perchè lo Stato non rimborsa i crediti di imposta. Non pagare l’assicurazione perchè è troppo cara. Non pagare il caffé sopra i 50 centesimi.L'italiano di fronte a “condizioni diverse” potrebbe inoltre aumentare in modo unilaterale i prezzi di quello che vende, incluso il suo lavoro. Copiare le banche insomma.Il costo del denaro è alle stelle, chi ha un mutuo a tasso variabile e non ce la fa più ha due scelte: o si fa “prendere” la casa dalle banche o finisce in mano agli usurai. Decine di migliaia di famiglie stanno perdendo la casa, forse dopo sette anni, come dice Profumo. Ma chi ha consigliato alle famiglie il mutuo a tasso variabile? Forse le banche? E chi ci guadagna alla fine, come sempre, dalle “condizioni diverse”? Per saperlo leggete la trimestrale di Unicredit : tremiliardicentonovantunomilioni di euro di risultato di gestione nei primi tre mesi del 2007.